Descrizione
Due ponti, costruiti in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960 e capolavori dell’Ingegneria strutturale degli anni del boom, sono separati da un altro ponte che ha, a sua volta, una storia da raccontare. La visita parte dal viadotto di corso Francia dove Pier Luigi Nervi, usando una divertita infilata di pilastri a sagoma variabile, solleva la strada a scorrimento veloce per ridare collegamento all’allora villaggio degli atleti: è la sua ultima fatica olimpica, dopo i due Palasport e lo Stadio Flaminio. Poi, dopo aver percorso il ponte monumentale voluto da Armando Brasini prima della guerra ma completato solo nel 1951 e quindi spoliato di tutta la retorica fascista, si arriva al viadotto della via Olimpica. Qui Riccardo Morandi mette in campo il cemento armato precompresso e soprattutto la sua brillante invenzione di “ponte a tiranti sottesi”, ingegnosa e staticamente perfetta.
Informazioni
Mezzi pubblici
Metro:
Bus: 53 / 201 / 982
(rush line: accesso anche senza prenotazione in sostituzione dei visitatori prenotati che non dovessero presentarsi)